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Posizioni economiche bloccate dal 2011

È stato ultimato il conteggio delle posizioni riattivate. Il numero di queste - inferiore a quello previsto dalla legge che riconosceva il diritto all'una tantum a coloro che avevano subito il blocco - consente la liquidazione degli   arretrati a coloro che, pur avendo riconosciuta giuridicamente la posizione, non li avevano percepiti.

 

Ancora una volta dobbiamo constatare che i problemi restano irrisolti, anche quelli, che all’apparenza sembrano semplici, ma che per i lavoratori sono fonte di incertezza e frustrazione.
Da un lato la legge prevede il turn - over nella scuola e sono stati chiesti per questo, circa 6.000 posti.
Dall’altro la legge finanziaria ne congela l’attuazione per i profili amministrativi per via della mobilità del personale delle Province,.
Così sui rimanenti posti in organico di diritto sono state fatte supplenze a tempo determinato sino al 30 giugno, mentre la norma prevede la scadenza al 31 agosto.

 

Una situazione che mostra la paralisi dell’amministrazione  che non riesce a dare soluzione anche a problemi ormai ben noti, chiari e su cui sono tutti d’accordo
Una condizione che si sta protraendo nel tempo contro ogni logica percepibile e di buon senso.

Ad un mese dalla scadenza del termine del 30 giugno i lavoratori non sanno se il loro contratto sarà prorogato o meno.  
Di conseguenza, non sanno se potranno usufruire delle loro ferie, visto che la legge ne impedisce il pagamento.
Se questa è buona scuola, iniziamo seriamente a preoccuparci, nel silenzio assordante delle politica e di chi dovrebbe dare risposte concrete.

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