ILLEGITTIMA L'ESCLUSIONE DEI DOCENTI DI RUOLO DALLE PROCEDURE CONCORSUALI

SI E' PRONUNCIATA LA CORTE COSTITUZIONALE CHE HA ABOLITO UN PEZZO DI LEGGE 107

La corte Costituzionale ha dichiarato illegittime alcune disposizioni della "Buona Scuola" (La disposizione dell’articolo 1, comma 110, della legge di riforma della scuola 107 e  dell’articolo 17, terzo comma, del successivo decreto legislativo 59) che ha ridisegnato il nuovo sistema di reclutamento e formazione iniziale dei docenti della secondaria, che escludono (ma a questo punto e' bene dire, escludevano) gli insegnanti di ruolo, vale a dire quelli già assunti a tempo indeterminato nelle scuole statali, dalla partecipazione ai concorsi pubblici. La pronuncia della Consulta è subito operativa, e quindi si applicherà anche alle prossime procedure concorsuali di reclutamento dei docenti. Il significato pratico di questa sentenza è che a tutte queste selezioni potranno ora partecipare anche gli insegnenti di ruolo, che per esempio, vogliono cambiare grado di scuola, passando per esempio da medie a superiori (oggi questi passaggi si fanno essenzialmente con la mobilità e in possesso di abilitazione). Secondo la Consulta l'esclusione dai concorsi pubblici dei docenti di ruolo contrasta con il principio stesso delle procedure concorsuali, «le quali dovrebbero, viceversa, essere impostate su criteri meritocratici, volti a selezionare le migliori professionalita». Peraltro, prosegue la Consulta, l'obiettivo del tempestivo assorbimento del precariato è adeguatamente perseguito dal piano straordinario di assunzioni. Inoltre, l’accesso ai concorsi dei docenti di ruolo non arreccherebbe danni: in caso di vittoria della selezione, si lascerebbe libero il posto ricoperto, «che potrebbe quindi essere successivamente assegnata ad altri».

Informazioni aggiuntive