IL CASO DELL'ISTITUTO SOMMEILLER: UN APPUNTAMENTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO SI E' TRASFORMATO IN UN MOMENTO DI PROPAGANDA ELETTORALE CON ARGOMENTAZIONI ANCHE A SFONDO RAZZISTA
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- Pubblicato Martedì, 05 Marzo 2019 19:04
A Torino, abbiamo visto un'anteprima di ciò che non vorremmo accadesse mai. Come eredi ideali del pensiero e dell'azione di Calamandrei, convinti assertori della scuola della Costituzione, quella laica, libera e di tutti, impediremo con tutte le nostre forze ogni velleità manipolatoria che segni la fine della scuola e con essa la coscienza nazionale che nella scuola vede la cura quotidiana e il radicamento della stessa. C'è da dire che la comunità scolastica mostra di avere al suo interno quegli anticorpi, che nei settanta anni di attività della scuola statale, si sono moltiplicati e rafforzati. L'indignazione è partita dai genitori che conoscono bene quella scuola, la vivono, la apprezzano e la vogliono difendere. Noi non ci aspettiamo, né dall'Ufficio scolastico regionale, né dallo stesso ministro, l'intervento sanzionatorio che pure meriterebbe l'intera faccenda, a partire dal ruolo del dirigente scolastico. Superato il racconto della cronaca, l’intera vicenda dell’istituto Sommellier, sarà derubricata a strumentalizzazione di parte. Sempre Calamandrei ci ha insegnato che la scuola è istituzione di carattere costituzionale, per questo deve restare unica e unita, laica e libera. Questo lo sanno tutti quelli che studiano e lavorano nelle nostre scuole. Purtroppo ci sono ancora persone che, per ignoranza o per finalità di parte, pensano alla scuola come luogo di propaganda. A loro diciamo in modo convinto che la scuola non è affare ‘regionale’ non è affare di ‘soldi’, non è affare di ‘produttività’. La scuola è conoscenza, educazione, libertà e democrazia. E su questo non si scherza. Continueremo a raccogliere le firme dell'intera comunità nazionale, che questa scuola ama come ama la libertà e la democrazia, nella certezza che sono valori che solo la scuola statale e nazionale può assicurare. L’autonomia differenziata non può in nessun modo coinvolgere il sistema scolastico di questo Paese. Pino Turi