SU AFFERMAZIONI DI FONTANA E FONDI BILANCIO VENETO

Ecco perché siamo ferocemente contrari a che questo stesso modello venga applicato alla scuola. La scuola non è un opificio o un ufficio pubblico, è partecipazione, democrazia e futuro. Tutti valori che non può garantire il mercato, tantomeno una singola regione. Sarà un modello sindacal-corporativo, ma è quello i cui valori sono in costituzione e radicati nella società. Al ministro Fioramonti, facciamo il nostro appello affinché le manifestazioni di venerdì degli studenti siano coerenti con il modello di sviluppo che vogliamo dare alla scuola e al Paese. Modello che non può essere quello neoliberista che trasferisce le diseconomie all'esterno.  Il privato guarda al profitto e pretende sempre più, bisogna dirlo ai nostri giovani e alle loro famiglie. Bisogna cambiare culturalmente e per farlo bisogna assumersi delle responsabilità. Per il sol fatto di aver proposto una possibile tassazione su merendine ed inquinamento aereo, si sono ribellati tutti i fautori del vecchio modello di sviluppo che fa cadere il loro egoismo sui lavoratori e forse sull'intero pianeta. Quegli stessi imprenditori dove mandiamo i nostri studenti per l'alternanza scuola-lavoro. Forse è arrivato il momento di fare pace con sé stessi e guardare con coerenza al futuro.

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