SCUOLE ITALIANE ALL'ESTERO: MANCA UN DOCENTE SU TRE

C’è voluta una riforma che, sostituendo la contrattazione alla legge, mette in discussione l’esistenza stessa di queste scuole.  Si deve tornare all’applicazione delle norme contrattuali che disciplinano la mobilità professionale del personale della scuola all'estero. L’Invalsi, intanto, per questi istituti parla di valutazione, di un disegno riformatore da applicare. Ecco la facciamo noi la valutazione: una bella bocciatura per come stanno portando allo sfascio le nostre scuole all’estero.  Si rende necessario un confronto urgente con i Ministri dell’Istruzione e degli Esteri per un immediato intervento, intanto per consentire il ripristino dell’istituto delle supplenze che non possono essere sostituite da improbabili contratti locali con docenti improvvisati, peraltro cassati da una recente sentenza.  E’ doveroso evitare questa ennesima brutta figura e restituire alle nostre istituzioni scolastiche italiane il prestigio che si sono conquistate negli anni, con la possibilità di svolgere la loro funzione essenziale di promozione della nostra lingua e della nostra cultura nel mondo.

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