IL PUNTO SULLA GIORNATA DI IERI. UN MINISTRO ASSERRAGLIATO CHE NON DIALOGA

CRONACHE DALLA UIL SCUOLA 1 APRILE

di Pino Turi
La riunione di oggi con il ministro Azzolina non ha avuto le risposte che i sindacati, unitariamente e singolarmente, stanno da tempo chiedendo. Nessuna risposta sulla mobilità, sia nel merito, che nei tempi di attuazione.
Abbiamo solo sentito «l’annuncio» di tavoli tecnici. Una non-decisione che conferma il disorientamento e la confusione con cui si va avanti in una fase drammatica del Paese. Lo ripetiamo serve attenzione e condivisione su scelte importanti che vanno discusse sia tra le forze politiche che sociali.
Il sindacato italiano, non è il consulente di questo o quel ministro. E’ soggetto di confronto. Indipendente.
Non si può delegare su tavoli tecnici che si annunciano già dall’inizio ininfluenti. Rappresenta milioni di lavoratori a cui sono chiesti gesti e comportamenti funzionali ad un progetto. Un soggetto sociale che vuole condividere scelte che non sono di natura tecnica ma che hanno natura strategica se utili alla condivisione di un progetto complessivo che, a quanto abbiamo capito oggi, non c’è alcuna voglia di condividere.
Nella predisposizione del provvedimento legislativo che il ministro ha annunciato, rivendichiamo una sede politica in cui riportare tutte le questioni anche tecniche che determinano il futuro del sistema scolastico italiano.
A parere della UIL Scuola in questo momento non si possono parcellizzare i problemi: vanno visti in un unicum che abbia ben presente il modello di scuola democratica e partecipata che deve traghettare - in questo momento di grande difficoltà - l’intero paese. Un processo si può realizzare solo facendo leva sui lavoratori che ne rappresentano il motore portante e devono sentirsi parte di un progetto e non meri esecutori di scelte - peraltro sbagliate - frutto di un lavoro appaltato allo staff di un singolo ministro. La UIL Scuola non si ferma!

 

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