IL GOVERNO FRENA L’ITALIA MA LASCIA APERTI I CONCORSI
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- Pubblicato Lunedì, 26 Ottobre 2020 21:07
almeno 7 mila persone che non potranno partecipare. Un concorso riservato che non permette a migliaia di persone a cui è destinato di poter accedere è fatto che indigna ed è inaccettabile. Un danno che subiscono senza alcuna colpa o responsabilità. Non merita, come negli altri casi, un ristoro? Appare vergognoso avere nei confronti di questi lavoratori, l’insensibilità e il livore ideologico che si sta evidenziando. Un modo di procedere, che trova dissenso anche in altri settori lavorativi, che nella scuola si amplifica. Gli insegnanti sono in prima linea e si sentono sacrificati da una politica insensibile che non offre garanzie per la propria salute con una pandemia che non lascia spazi di difesa se non il distanziamento che i docenti non possono mettere in pratica. Sono fieri di servire il paese, ma avrebbero diritto di essere considerati. Trattati come numeri e non come persone. Noi faremo quanto è nella nostra possibilità per rappresentarli insieme a tutti i docenti, i dirigenti e il personale Ata. Serve un’altra politica – sottolinea Turi - quella di un nuovo umanesimo che si riverbera in modo positivo su tutta la comunità. La politica, i corpi intermedi, le organizzazioni di rappresentanza, non possono girare la testa dall’altra parte e noi non lo faremo. Stiamo assistendo ad una brutta deriva che scarica sulla parte migliore della popolazione le tensioni e lotte intestine proprie di una cattiva politica, ormai intollerabile. Bisogna reagire e lo faremo appena possibile con ogni mezzo che l’ordinamento democratico ci offre.