INCONTRO MINISTRO BIANCHI SINDACATI SCUOLA

TURI: CAMBIO DI PASSO E CAMBIO DI TENDENZA: NON SOLO VELOCITÀ MA DIVERSA DIREZIONE

E’ durato quasi tre ore l’incontro di questa mattina del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi con i sindacati scuola. Un incontro preparato con attenzione nel quale Bianchi ha delineato le linee di programma del suo dicastero. «Rivolgete la mia stima a tutto il personale»: questa l’esortazione che in apertura e in conclusione di riunione ha spazzato via ogni ipotesi di disintermediazione. Al contrario, forte è apparso, il tentativo di aprire un dialogo sulle scelte. Un cambio di clima significativo. Ritrovare un clima di fiducia – ha osservato Pino Turi in apertura del suo intervento – è l’elemento che fa la differenza. Un cambio di passo e un cambio di tendenza: non solo velocità ma diversa direzione. Una visione di lungo periodo che riesca a coniugare superamento dell’emergenza e scelte per il futuro. In premessa una domanda a cui dare risposta chiara: come intenderà il ministro garantire la libertà di insegnamento? Le questioni legate al personale sono state centrali nell’intervento del segretario Uil Scuola: reclutamento, organici, precari. Non si possono legare i tempi del reclutamento previsti per le pubbliche amministrazioni con quelle dell’istruzione – ha detto Turi - il sistema dei concorsi ha mostrato tutti i suoi limiti nella scuola. Abbiamo 213 mila insegnanti precari, cifra confermata dal ministro. Servono soluzioni alternative. Siamo convinti che il punto di partenza sono gli organici. La nostra proposta – ha setto Turi – è passare a organici triennali. Questa ipotesi di lavoro consentirebbe di fare programmazione sulle assunzioni, sui trasferimenti, darebbe stabilità al lavoro e continuità alla didattica. Dobbiamo uscire dal dedalo di norme che la burocrazia ha creato per stratificazione. Aprendo il contratto sulla mobilità si può fare molto per eliminare i blocchi che determinano le situazioni attuali di difficoltà del personale. Ci sono questioni riconducibili a riserva di legge e temi contrattuali. Quello della mobilità è tema contrattuale. Ci vuole innovazione e volontà politica. Sul tavolo del ministro anche le questioni di stretta attualità: le varianti della pandemia stanno mettendo alla prova il sistema scolastico con decisioni dei Governatori che parcellizzano gli interventi.
Bisogna riconoscere il valore dell’autonomia delle scuole e al tempo stesso dare un quadro nazionale di riferimento

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