ORGANICI: ANCORA NON CI SIAMO, SERVE UN DECISO CAMBIO DI PASSO

 

Per fare questo, occorre investire sulle persone, assicurare organici adeguati anche attraverso la conferma dell’organico “Covid”, stabile e strutturale, a cui vengano assicurate tutte le tutele che in questi mesi sono venute a mancare.

Per la Uil è importante che tutti i docenti siano assegnati alle classi già a settembre. Per farlo serve un provvedimento straordinario ed urgente, necessario per far partire la scuola da settembre. Non ci pare che si possa rischiare di intaccare anche un altro anno, sarebbe il terzo e questa volta non per il Covid, ma per la mancanza di personale stabilizzato o comunque impiegabile dal primo giorno di scuola.

Per garantire la continuità didattica e dare prospettive di stabilizzazione al personale precario, è necessario agire attraverso incarichi triennali. Per questo proponiamo e rivendichiamo organici costituiti su base triennale.

Rispetto all’incremento di 5000 posti nell’organico di diritto di sostegno, la Uil Scuola ha ribadito la necessità di bloccare e modificare il percorso del nuovo PEI che, di fatto, introduce tagli, così come li ha previsti la relazione tecnica alla legge di Bilancio che, in attuazione del DI 182/20, taglia l’organico di sostegno nella consistenza di 1800 posti subito e 5000 all’anno per i prossimi anni. Un percorso che metterebbe in discussione l’integrazione stessa così come è stata fatta con gradi risultati dal sistema scolastico pubblico.

Effettuare ancora tagli significa perseguire la logica del contenimento che si scarica sui più fragili.

L’amministrazione, preso atto delle osservazioni delle Organizzazioni Sindacali, ha comunque sottolineato l’impossibilità, in assenza di specifici interventi legislativi e dei tempi stretti, di modificare la proposta ereditata dal precedente Governo.

Il decremento delle nascite non è sufficiente per riequilibrare gli organici e manda un segnale di rassegnazione, in controtendenza rispetto alla volontà espressa di investimenti per perseguire lo sviluppo economico e sociale del Paese.

La scuola deve essere pronta ad accogliere nuovi alunni italiani e stranieri che sono l’architrave dei processi di sviluppo.

Sta al Governo mettere in campo politiche che invertano la tendenza in atto, magari con specifici investimenti in asili nido e in supporti alle famiglie.

Senza una diversa politica sarebbero le regioni del sud a pagare lo scotto maggiore del calo demografico di alunni che si andrebbe ad aggiungere alla dispersione i cui dati sono in drammatica ascesa.

L’amministrazione, su richiesta dei sindacati, si è impegnata a verificare, attraverso l’interlocuzione con il MEF e con Ministero della Salute, la possibilità di prevedere anche per il prossimo anno scolastico la conferma dell’organico “Covid”.

TERZA FASCIA ATA

A margine dell’incontro, il Dott. Versari ha comunicato che il bando per la Terza fascia ATA è stato firmato il 3 marzo dal Ministro e il 15 marzo registrato dalla Corte dei Conti. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista per il prossimo venerdì 19 pv. La presentazione delle domande, che avverrà in modalità telematica attraverso la piattaforma Istanze on Line, dovrebbe essere possibile a partire dal 22 marzo con scadenza il 22 aprile.

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