SCUOLA: È BOOM DI DOMANDE PER LE SUPPLENZE ATA. SONO OLTRE DUE MILIONI

domanda di lavoro che spinge gli aspiranti a spostarsi in aree geografiche anche molto distanti da quelle di residenza, privilegiando le regioni del Nord.

Sale vertiginosamente la domanda di lavoro dopo che nel corso di poco più di un anno di pandemia si sono persi oltre 945.000 posti tra pubblico e privato.

Risulta drammaticamente confermato l’effetto devastante della crisi economica, acuita dalla pandemia, sul mondo del lavoro contenuto solamente attraverso l’adozione di misure straordinarie: blocco dei licenziamenti, ricorso massiccio alla cassa integrazione e dagli interventi assistenziali (reddito di cittadinanza, di emergenza).

Opportunamente, nel vertice UE del 9 maggio a Porto, tra gli obiettivi prefissati dai Paesi membri è emerso quello del raggiungimento del 78% del tasso di occupazione da conseguire entro il 2030. Nel frattempo è stato fortemente potenziato il budget del fondo SACE (misure di sostegno al lavoro) per traguardare una transizione che si preannuncia ancora lunga e complessa.

Mentre il mondo va avanti – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi - il Governo nicchia e pensa ai trasferimenti finanziari che le varie lobby rivendicando: serve, invece una strategia di sviluppo che guardi al lavoro che è l’unico mezzo per aumentare la domanda aggregata che ci farebbe uscire dalla crisi. Al momento la politica non aiuta e pensa al consenso, ai like e alle prossime elezioni.

Informazioni aggiuntive