AVVIATO IL CONFRONTO SUL PNRR NELLA SUA DECLINAZIONE SCOLASTICA LA FORMAZIONE DEI PROF. PUNTO DIRIMENTE

l Sud, il 40% è del tutto insufficiente per colmare i divari storici esistenti, chiedendo di adottare un modello di governance con cui monitorare l’intero processo riformatore in cui le parti sociali abbiano un ruolo effettivo di proposta e di verifica.  La UIL SCUOLA ha rilevato come i nove interventi di riforma interessino tutti gli ambiti, dal pre – scuola dei nidi e dell’infanzia sino alla ricerca, passando per l’istruzione terziaria (accademica e non accademica), con una cospicua dotazione finanziaria pari al 20% circa dell’intero budget. Un’operazione epocale che tocca sia gli aspetti infrastrutturali (edifici e reti), che quelli più complessi del know – how, sicuramente unica nella storia dell’Italia repubblicana. In questo contesto brilla il segmento neonato dell’Istruzione Tecnica Superiore (ribattezzato ITS Academy), che si prefigge di realizzare il collegamento scuola – lavoro solo timidamente approcciato con i progetti di alternanza scuola-lavoro (PCTO), riponendoli totalmente nelle mani delle imprese. Il disegno di legge in corso di esame in Parlamento ne assegna opelegis presidenza e docenze, al Ministero dell’Istruzione residuano compiti di coordinamento, di finanziamento (le risorse sono prevalentemente/esclusivamente pubbliche) e di ratifica. La UIL SCUOLA, riprendendo le riflessioni del Ministro, ha stigmatizzato la delicatezza dei compiti assegnati agli egli enti locali con specifico riguardo alle Province che, depotenziate dalla riforma Del Rio, rappresentano il vulnus più evidente con cui occorrerà fare i conti.. Situazione, questa, che andrà continuamente monitorata prevedendo interventi di surroga nei casi di inadempimento.  Ma le preoccupazione maggiori attengono alla filosofia ispiratrice del Piano: nei nove interventi di riforma, uno riguarda il miglioramento dei processi di “reclutamento e di formazione degli insegnanti” da condurre attraverso la creazione di una Scuola di Alta Formazione e formazione in servizio per: dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico e amministrativo. Nella storia del nostro Paese, le scuole di alta formazione sono state pensate e realizzate per formare il segmento alto della burocrazia, la classe che avrebbe governato la Nazione, quella che necessita di solide conoscenze tecnico-giuridiche. Mutuare quel modello assumendolo come utile per la scuola espone a gravissime criticità di pensiero, prima ancora che di azione. “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”. Tra l’art.33 della Costituzione e il Piano di Riforma (cfr. punto 2.2) esiste una distanza incommensurabile, gli insegnanti hanno bisogno di molte cose, ma non di una scuola che li formi per omogeneizzarne il pensiero.  per la uil scuola il confronto parte con il piede sbagliato!

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