SUPPLENZE. È ANCORA CAOS CALMO, NONOSTANTE LA DIGITALIZZAZIONE!

invece essere utilizzate solo in assenza di docenti specializzati.Il fatto nuovo di oggi, che va sottolineato positivamente, è che l’amministrazione riconosce l’errore e attraverso gli Uffici scolastici provinciali cerca un rimedio non replicando la narrativa classica che va tutto bene e che i pochi casi si risolvono con il contenzioso, troppo spesso delegato alla Magistratura in cui si perde la dimensione collettiva per assumere quella personale e individuale, il che fa perdere la fiducia nelle istituzioni. Eppure, nel corso di questa estate, con due lettere, avevamo denunciato, inascoltati, la gravità della situazione, avendo appurato i numerosi errori già presenti nelle GPS per l’a.s. 20/21, e che dovevano essere sanati per tempo prima delle nuove supplenze. Così come avevamo denunciato l’esclusione di diversi docenti abilitati dagli elenchi aggiuntivi. Anche nel corso degli incontri, avevamo denunciato come l’esigenza di avere i docenti in classe ai primi di settembre non potesse realizzarsi con la fretta e con un processo telematico che andava testato. La tecnologia non può e non deve invadere il campo dei diritti del personale. Non ci hanno voluto ascoltare e come spesso accade relegano l’azione sindacale nell’alveo dei sabotatori e degli odiatori di mestiere. Ma tant’è, ora serve mettere in moto ogni azione concordata per rimettere in carreggiata il convoglio che consentirà di far partire l’anno scolastico, e cogliere l’ammissione di errore dell’amministrazione potrebbe essere il segnale di nuove e vere relazioni sindacali, utili a fare partire la scuola nella sua dimensione di comunità educante che ha bisogno del supporto di tutti e non solo di alcuni, neanche se sono digitalizzati. Anche per tali motivi abbiamo richiesto un incontro urgente col Ministero.

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