PENSIONAMENTI DEL PERSONALE SCOLASTICO CON DECORRENZA 01.09.2022: REPORT INCONTRO

valutazione da parte del Governo e che, già in occasione dell’approvazione della prossima Legge di Bilancio, potrebbero essere introdotte variazioni significative in alcuni degli istituti vigenti (Quota 100, APE, Opzione donna, lavori usuranti, etc.). Inoltre, è stata rappresentata la precaria condizione in cui vivono le segreterie scolastiche che, a quella data, avranno da poco consolidato i propri assetti organizzativi, considerato l’alto numero di personale precario e la conseguente mobilità dello stesso. Particolare questo di importanza rilevante, considerato il ruolo che le scuole rivestono nella formalizzazione di tutti gli atti propedeutici alla liquidazione del trattamento pensionistico al personale scolastico (decreti di computo, di riscatto, di ricongiunzione), alle prese sempre più con carriere composite e discontinue. È stata, inoltre, rappresentata l’esigenza di regolamentare diversamente la definizione degli atti certificativi del diritto a pensione, richiedendo espressamente, che la sussistenza del diritto stesso debba essere reso noto al personale prima della scadenza del termine per l’eventuale revoca. Tanto, al fine di consentire la revoca dell’istanza di cessazione dal servizio qualora non sussistano i requisiti di legge per accedere al trattamento pensionistico. L’Amministrazione ha preso atto dei rilievi eccepiti e si è impegnata a convocare un nuovo incontro in cui presenterà una nuova bozza con i termini per la presentazione delle istanze di cessazione aggiornati. La stessa ha comunicato che l’apertura delle aree telematiche per la presentazione delle istanze di cessazione sarà aperta, quindi operativa,a partire dai primi giorni del mese di ottobre. Anche di questo aspetto, sarà fornita comunicazione ufficiale. La UIL SCUOLA ha ribadito l’esigenza di riconsiderare l’intera materia del trattamento pensionistico del personale scolastico con maggiore riguardo non solo alla tempistica (scadenza, adempimenti), ma anche con un’attenzione specifica ai livelli di professionalità del personale amministrativo delle scuole a cui è stato demandato un adempimento molto impegnativo senza neanche la dovuta formazione specialistica. Già quest'anno abbiamo assistito ad un tour de force sui tempi e sulle tematiche normative che si sono riflesse negativamente sui diritti del personale e che non siamo più disposti a tollerare.

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