COVID: UIL, NEL LAZIO 40 PER CENTO STUDENTI IN DAD O MISTA, SCUOLE IN LOTTA CON SPAZI RISTRETTI

fronteggiando centinaia di casi alla settimana, non riescono a fornire riscontri tempestivi. E cosi' c'e' il dirigente che manda tutta la classe in dad con tre positivi, come previsto dall'ultimo decreto, ma anche chi decide di far seguire le lezioni on line solo ai positivi - anche piu' di tre - e di mantenere la frequenza in presenza per gli altri studenti. "Dopo le vacanze di Natale abbiamo avuto dalle famiglie diverse segnalazioni di positivita', anche cinque in una stessa classe, ci ha raccontato la preside di un liceo romano - continuano i sindacati nella nota - ma non avendo ricevuto risposta dalla Asl, abbiamo deciso di mantenere in presenza gli studenti negativi, dando per scontato che non vi fossero stati contatti tra i ragazzi durante la pausa natalizia". In mancanza di risposte chiare e rapide, sono l'organizzazione e il buon senso di ogni singola scuola a prevalere, cercando di conciliare la tutela della salute con il diritto allo studio e alla frequenza. "Ma questo - spiega alla Uil la dirigente - significa dedicare oramai pochissimo tempo alla gestione ordinaria ed essere immersi costantemente nella conta dei positivi e nella consequenziale gestione delle classi". E dal sondaggio effettuato dalla Uil non sembra esserci distinzione tra quartieri della Capitale, ne' tra Roma e le altre province.

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