AGGIORNAMENTO GRADUATORIE PROVINCIALI PER LE SUPPLENZE BIENNIO 2021/22 E 2022/23: ESITO DEL CONFRONTO

che non trovano nessun accoglimento da parte del Ministero, in particolare:

  • È data la possibilità di inserirsi con riserva nelle graduatorie a chi si abilita sulla materia o si specializza sul sostegno entro il 15 o 20 luglio 2020. 

Per la UIL scuola su questo aspetto ci sono almeno due punti negativi: Il 15 o il 20 luglio è una data che non garantirà a tutti coloro che si stanno abilitando e specializzando di sciogliere per tempo la riserva, considerando che molte sessioni di laurea in Scienze della Formazione Primaria sono già calendarizzate oltre tale data e non si sa ancora quando lo saranno quelle per il sostegno; nello stesso tempo si crea una discriminazione tra chi si deve abilitare/specializzare (per l’inserimento in I fascia) e chi si deve laureare/diplomare (per l’inserimento nella II fascia): non si capisce infatti perché l’inserimento con riserva deve essere previsto solo per i primi mentre negato, invece, per chi si deve laureare o diplomare. 

Su questo punto la UIL Scuola ha ribadito l’importanza di non creare ulteriori divisioni all’interno del personale in quanto devono essere garantite a tutti le stesse opportunità.

  • Sanzioni

Sono previste nuove sanzioni molto più rigide rispetto al biennio precedente. È addirittura prevista la cancellazione per due anni, l’intero periodo di vigenza delle graduatorie, per chi abbandona una supplenza (sia da GAE/GPS che dalle graduatorie di istituto) oppure la cancellazione dalla graduatoria di infanzia e primaria anche se rifiuto la chiamata per una supplenza breve fino a 10 giorni. Inoltre, il rifiuto comporta la cancellazione per tutte le graduatorie del relativo grado (es. se si rifiuta una supplenza di un giorno dalla scuola primaria posto comune, anche se supplenze brevi fino ai 10 giorni, si sarà cancellati non solo dalla stessa graduatoria di posto comune ma anche da quella di sostegno, qualora il docente vi sia inserito).

Neanche per questo aspetto ci sono stati ripensamenti da parte del Ministero.

La UIL scuola ha ribadito come il tutto è fortemente punitivo considerando anche il fatto che non è prevista la possibilità per il docente di giustificare eventuali rinunce o abbandoni.  Sono punizioni, che presumiamo, siano state introdotte per coprire incapacità amministrativa, ovvero di insufficienza normativa e mancanza di programmazione. Per la UIL Scuola si attua una sproporzione inaccettabile a carico dei diritti dei lavoratori, al limite della costituzionalità.

  • Tabelle

Nessuna modifica per le tabelle. Neanche per quanto riguarda lo strumento musicale, se non qualche piccola precisazione.

Per cui restano in vigore le tabelle del biennio precedente che avevano bisogno di approfondimento e di note esplicative per non ricadere in tutti gli errori commessi nel biennio precedente.

  • Procedura informatica - turni di nomina

Resta confermata la procedura informatica così come sperimentata nell’anno in corso.

Per la UIL Scuola questo punto resta di fondamentale importanza ai fini di un corretto avvio dell’anno scolastico e di salvaguardia dei diritti dei lavoratori che produrranno l’istanza.

Abbiamo reiterato la richiesta di prevedere una sessione di incontri specifica per evitare tutti gli errori che ci sono stati negli ultimi due anni. Non è infatti possibile prevedere un’unica fase informatica senza pensare poi agli esiti che ne derivano che, come è stato dimostrato in questi due anni, sono stati disastrosi. Quindi è necessario che ci sia intanto la pubblicazione preventiva delle disponibilità, poi bisogna prevedere più fasi di verifica prima di assegnare definitivamente gli incarichi. Inoltre, devono essere previsti più turni di nomina per lo stesso docente anche in riferimento alle disponibilità espresse. 

In definitiva, si assiste ancora una volta ad una politica pregiudiziale fatta di divieti e punitiva dei lavoratori. Sta diventando sempre più inutile e frustrante, partecipare ad incontri che si limitano a presentare scelte già assunte pregiudizialmente che fanno scadere il confronto con l’Amministrazione, ad una semplice presentazione di norme autoritative, mai suffragate da principi e tutele di diritto che ci vedranno costretti ad impugnare tali disposizioni davanti al giudice di merito. Infatti, l’ossessione relativa ai tempi di apertura della scuola spinge l’amministrazione a fare scelte liberticide e in fine dei conti, che allungano i tempi invece di ridurli. Meglio sarebbe operare in collaborazione con i lavoratori e non contro i loro diritti e le loro legittime aspettative. Del resto, l’esperienza dell’anno ancora in corso dovrebbe indurre un ripensamento politico, mentre si preferisce ricorrere alla narrazione piuttosto che a fare funzionare bene il sistema che invece è al limite della sostenibilità.  Per il Ministero erano presenti il Direttore Dott. Serra e il dott. Volontè, per la UIL Scuola Paolo Pizzo.

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