INCONTRO AL MINISTERO SUL RECLUTAMENTO. ACCESSO ALLA PROFESSIONE DOCENTE

assolutamente ripensato insieme a tutte le altre procedure. La Federazione UIL Scuola RUA, sul piano politico, rispetto alle proposte del Ministero, ha avanzato due rivendicazioni:

  • ·l’eliminazione del numero chiuso delle università per l’ingresso ai corsi di specializzazione per le attività di sostegno;
  •  la trasformazione dell’organico di fatto in quello di diritto.

Punti imprescindibili se veramente si vogliono affrontare in modo serio tutte le altre questioni. Per il sostegno, a parere della UIL, solo eliminando il numero chiuso di accesso ai percorsi di specializzazione, si potrà fornire una prima risposta concreta ad un'esigenza sempre più evidente e limitare, il più possibile, che l’alunno con disabilità sia assegnato ad un docente senza titolo o che lo stesso docente si rechi all’estero per conseguirlo cadendo nella morsa della speculazione.  Per quanto riguarda l’organico,  invece, la trasformazione dei posti al 30/6 a posti al 31/8 permetterebbe non solo di assumere il personale precario su tutti i posti oggi disponibili ma soprattutto eviterebbe un numero esorbitante di supplenti che non garantiscono la continuità didattica agli alunni. Il costo per la stabilizzazione dei 250.000 precari - secondo una nostra recente indagine - ammonterebbe a poco più di 180.000.000 di euro all’anno; 715,20 euro per ogni precario. Ovviamente per realizzare tutto ciò c’è bisogno di forte volontà politica e di risorse. Dal punto di vista tecnico, invece, la UIL ha proposto, al posto di inutili procedure farraginose, selettive sulla carta, che creano ancora più precariato, almeno due soluzioni immediate:

·   rendere strutturale il reclutamento dei docenti abilitati o specializzati sul sostegno già presenti nelle GPS;

·   prevedere una fase transitoria per i docenti con almeno 3 anni di servizio con contratti pluriennali ai docenti non abilitati nel corso dei quali prevedere un percorso di abilitazione e successiva immissione in ruolo. Per la UIL non servono infatti procedure inattuabili. Basterebbe ragionare sull’esistente. In questa prospettiva crediamo che vada pensata una strategia in grado di dare risposte serie e le più immediate possibili alla “piaga” del precariato. L’attenzione va rivolta alle migliaia di precari in possesso non solo di 3, ma di 5,8, 10 anni di incarico annuale indistintamente se presenti nella 1 o nella 2 fascia delle Gps. L’obiettivo deve essere quello di non disperdere l’esperienza e di valorizzarne il “merito” maturato sul campo. Per la Federazione UIL Scuola Rua intervenire su questi punti significherebbe modificare strutturalmente, una volta per tutte, il sistema di reclutamento garantendo stabilità non solo al personale interessato ma anche alla continuità didattica. Per fare questo la scuola deve uscire dai vincoli di bilancio, ed essere considerata non come fonte di risparmio bensì di investimento senza il quale si pregiudicano inevitabilmente le sorti delle nuove generazioni e, quindi, di questo paese. Il Capo di Gabinetto ha preso atto delle posizioni espresse al tavolo e ha aggiornato l’incontro a seguito di ulteriori approfondimenti.

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