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AL VIA LE SELEZIONI PER LA DESTINAZIONE ALL’ESTERO DEL PERSONALE DOCENTE E DIRIGENTE SCOLASTICO. LE PROCEDURE

IN ALLEGATO LE CLASSI DI CONCORSO INTERESSATE

Al fine di poter procedere alle destinazioni all’estero del personale docente e dirigente scolastico, a partire dall’anno scolastico 2025/26, saranno indette dal MAECI le procedure di selezione per le tipologie di Istituzioni, per i codici funzione e per le aree linguistiche indicate nel bando. I CRITERI: Alla selezione è ammesso a partecipare, a domanda, il personale docente e dirigente scolastico ( solo per l’area linguistica spagnola), con contratto di lavoro a tempo indeterminato che all’atto della domanda abbia maturato, dopo la nomina in ruolo, un servizio effettivamente prestato, dopo il periodo di prova, di almeno tre anni scolastici in territorio metropolitano nel ruolo di appartenenza: classe di concorso/posto (infanzia-primaria). Non si valuta l’anno scolastico in corso. I REQUISITI DI AMMISSIONE: Non sono ammessi alla selezione coloro che: a) nell’arco dell’intera carriera abbiano già svolto più di un mandato all’estero anche se inferiore o pari a sei anni, inclusi gli anni in cui abbia avuto luogo l’effettiva assunzione in servizio; b) abbiano svolto un mandato di servizio all’estero novennale o comunque un mandato superiore a sei anni; REQUISITI CULTURALI E PROFESSIONALI: 1) avere una certificazione della conoscenza della lingua straniera non inferiore al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER), fra quelle relative alle aree linguistiche (inglese, francese, tedesca, spagnola), rilasciata da uno degli Enti Certificatori di cui al decreto MIUR del 12 luglio 2012, n. 10899 e successive modificazioni previste dal DM MIM n.2813 del 21 novembre 2024; 2) aver partecipato ad almeno un’attività formativa della durata non inferiore a 25 ore, organizzata da soggetti accreditati dal MIM ai sensi della direttiva del 21 marzo 2016 n. 170, su tematiche afferenti all’intercultura o all’internazionalizzazione.

D’APRILE: “DENATALITÀ? UN’OPPORTUNITÀ PER MIGLIORARE LA SCUOLA, NON PER TAGLIARE”

IL MODELLO TRENTINO: CLASSI CON MENO STUDENTI (23) RIDURRE IL NUMERO DI ALUNNI PER CLASSE È UNA MISURA CONCRETA CHE ANDREBBE ADOTTATA SU SCALA NAZIONALE

Secondo la Uil Scuola, la prevista diminuzione delle iscrizioni alle scuole superiori per il prossimo anno scolastico, che potrebbe mettere a rischio il posto di 130mila insegnanti, deve essere affrontata con un cambio di prospettiva. “Il problema della denatalità non dovrebbe tradursi in un pretesto per tagli al sistema scolastico, ma piuttosto essere affrontato come un’opportunità per migliorare la qualità dell’istruzione“, ha dichiarato D’Aprile. Il modello Trentino: classi con meno studenti La Uil Scuola propone di adottare a livello nazionale il modello del Trentino, dove, con la delibera 2219 del 23 dicembre 2024, è stato deciso di ridurre il numero massimo di alunni per classe a 23, sia nella scuola primaria che nella secondaria di primo grado. “Prendiamo esempio dal Trentino – continua D’Aprile – Ridurre il numero di alunni per classe è una misura concreta che andrebbe adottata su scala nazionale”. La misura, fortemente sostenuta dal sindacato, permetterebbe di migliorare la qualità dell’apprendimento e garantire la stabilità degli organici, evitando i tagli prospettati. Investire sulla scuola per il futuro Per la Uil Scuola, è fondamentale un approccio lungimirante che punti a investimenti strutturali nel sistema scolastico, anziché limitarsi a interventi emergenziali. “Governare il sistema di istruzione statale significa pianificare interventi strutturali, non limitarsi a rincorrere le emergenze”, ha sottolineato D’Aprile. L’obiettivo è quello di costruire una scuola in grado di affrontare le sfide future, trasformando il problema della denatalità in un’opportunità di rilancio per l’intero settore.

COSA CI AUGURIAMO COME UIL SCUOLA PER IL 2025

LE PAROLE DI GIUSEPPE D'APRILE, SEGRETARIO GENERALE UIL SCUOLA RUA

"Il 2025 sarà l'anno del rinnovo contrattuale 2022/24 che ci aspettiamo dia risposte organiche e adeguate a tutto il personale sia dal punto di vista economico che normativo anche in ottica di miglioramento di diversi istituti giuridici del precedente contratto non sottoscritto dalla Uil SCUOLA Rua. Serve uno stanziamento sostanziale per recuperare il potere d'acquisto eroso dall'inflazione a partire dalla detassazione degli aumenti contrattuali e nello stesso tempo bisogna uniformare gli stipendi tra i vari ordini di SCUOLA, a maggior ragione, con lo stesso titolo di studio. Stanziare risorse aggiuntive, rimarcare la specificità della comunità educante, rafforzare gli organi collegiali e le relazioni sindacali nonché tutelare la libertà di insegnamento, ponendo attenzione al dettato costituzionale, devono rappresentare i punti caratterizzanti del prossimo rinnovo contrattuale". Secondo D'Aprile, "appare non più rinviabile estrapolare la SCUOLA dai vincoli di bilancio istituendo dei capitoli di spesa in cui

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ATTIVAZIONE SERVIZIO VALUTAZIONE TITOLI

IL SERVIZIO, ATTIVO PER TUTTE LE CLASSI DI CONCORSO, È RISERVATO AI SOLI ISCRITTI ALLA UIL SCUOLA E SARÀ OPERATIVO DAL 7 GENNAIO 2025

In occasione dell'emanazione dei bandi di concorso per l’accesso alla professione docente (concorso PNRR2) e in previsione delle future procedure di reclutamento, IRASE mette a disposizione un servizio per la verifica dei titoli di studio per l'accesso alle nuove classi di concorso. Mediante una piattaforma telematica, seguendo le indicazioni operative, il personale scolastico potrà verificare a quale classe di concorso accedere con il titolo di studio posseduto ed eventuali esami integrativi da sostenere. Occorrerà compilare il format predisposto utilizzando il seguente link: https://carriere.irasenazionale.it/  Successivamente lo staff operativo invierà la valutazione completa.

INTERVENTO DI GAROFANI ROBERTO ALLA MANIFESTAZIONE DAVANTI AL MIM DEI DOCENTI DI SOSTEGNO E IDONEI AI CONCORSI

GRANDE CONSENSO  DI ROBERTO GAROFANI PER L'INTERVENTO ALLA MANIFESTAZIONE DAVANTI AL MIM E PER LE RIVENDICAZONI DELLA UIL SCUOLA. 

Grande consenso per l’intervento di Roberto Garofani e per le rivendicazioni della UIL Scuola, questa mattina, davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito, durante la manifestazione in difesa degli insegnanti di sostegno. “Corsi inadeguati e precariato fuori controllo rappresentano uno scandalo nazionale.” INTERVISTA A ORIZZONTE SCUOLA

CSPI- VALUTAZIONE APPRENDIMENTI SCUOLA PRIMARIA E COMPORTAMENTO SCUOLA SECONDARIA

COME COMPONENTI DEL CSPI, IN RAPPRESENTANZA DELLA FEDERAZIONE UIL SCUOLA RUA, ABBIAMO UNITAMENTE ESPRESSO VOTO CONTRARIO RIBADENDO QUANTO GIÀ ESPRESSO NEL PRIMO PARERE IN CUI ABBIAMO EVIDENZIATO LE SEGUENTI CRITICITÀ RELATIVE AL PROVVEDIMENTO NEL SUO COMPLESSO. IN ALLEGATO IL PARERE.

- I‘aggravio, senza alcun riconoscimento, del lavoro culturale e didattico nonché burocratico-amministrativo a cui i docenti sono sottoposti ormai in maniera continua da norme che si susseguono a distanza di pochi anni e, nel caso di questo provvedimento, che si applicano ad anno scolastico ormai iniziato; 

-              la carenza, a livello politico, di una discussione approfondita e seria sul tema della valutazione e con i giusti tempi, soprattutto per una fascia d'età molto delicata come quella degli alunni della scuola primaria e di I grado. 

Continuiamo a ritenere che anche con questi provvedimenti si stia perdendo di vista l'obiettivo principale della scuola statale che è, invece quello di stimolare interessi, curiosità, amore per la materia per formare menti libere e capaci di pensare in modo critico, al di là della valutazione.

LEGGE DI BILANCIO 2025, TAGLI PER 8 MILA POSTI E RISORSE INSUFFICIENTI PER IL NUOVO CONTRATTO

5.660 DOCENTI IN MENO NEL 2025 E 2.174 ATA IN MENO NEL 2026. NELLA NOSTRA SCHEDA TUTTE LE MISURE PREVISTE PER LA SCUOLA  

La manovra di bilancio per il 2025 non dà risposte per docenti e Ata sia in termini di stabilità che di stipendi adeguati. Se, da un lato, il taglio dei posti per il personale ATA previsto per il 2025 è stato posticipato al 2026, frutto anche delle iniziative di mobilitazione e dello sciopero dello scorso 29 novembre, dall’altro resta aperto il capitolo docenti e il tema delle retribuzioni. La manovra prevede, infatti, una riduzione di 5.660 cattedre per il personale docente per il 2025/26, una scelta inaccettabile e in netto contrasto con le esigenze del sistema scolastico. Il calo delle nascite dovrebbe essere un’opportunità e non una penalizzazione. Ridurre il numero degli alunni per classe per una didattica di qualità dovrebbe rappresentare una delle priorità per il Governo. È una delle raccomandazioni dell’Europa. Sul fronte delle retribuzioni, le misure restano inadeguate. È necessario un intervento sostanziale per il rinnovo contrattuale 2022/24, al fine di recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione. Accantonare i fondi per il rinnovo del prossimo triennio contrattuale non risolve il problema di migliaia di persone, che oggi subiscono il divario tra l’aumento del costo della vita, anche dei beni primari, e gli stipendi insufficienti. La Federazione Uil Scuola Rua aveva proposto anche la detassazione degli aumenti contrattuali, oltre a estrapolare la scuola dai vincoli di bilancio istituendo dei capitoli di spesa in cui far confluire le risorse destinate agli aumenti retributivi. Nulla di tutto

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LEGGE DI BILANCIO, D’APRILE (UIL SCUOLA RUA): LE SCELTE DEL GOVERNO SONO INACCETTABILI

DOCENTI E ATA HANNO BISOGNO DI STABILITÀ E STIPENDI ADEGUATI. INACCETTABILE IL TAGLIO DI 5660 CATTEDRE

“Una scelta inaccettabile”. Così Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua, definisce il taglio di 5.660 cattedre previsto dalla Legge di Bilancio 2025. In un’intervista a Orizzonte Scuola, il sindacalista esprime forte preoccupazione per la riduzione del personale docente, in contrasto con le esigenze del sistema scolastico. “Il calo delle nascite – sottolinea D’Aprile – dovrebbe essere un’opportunità per ridurre il numero di alunni per classe e migliorare la qualità della didattica, come raccomandato dall’Europa. Invece, si sceglie di penalizzare la scuola”. D’Aprile critica anche lo stanziamento per il rinnovo contrattuale, giudicato insufficiente per recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione. “Accantonare fondi per il prossimo triennio non risolve il problema attuale – afferma – migliaia di persone subiscono il gap tra l’aumento dei prezzi e gli stipendi bassi”. Il sindacalista ribadisce la necessità di aumenti retributivi adeguati per restituire dignità economica e sociale al personale scolastico.

Precariato e stabilizzazione: la Uil Scuola Rua chiede interventi strutturali

D’Aprile esprime perplessità anche sulle misure per il precariato, giudicando insufficienti le 2.000 assunzioni sul sostegno. “I precari nella scuola sono circa 250.000 – ricorda – il sistema di reclutamento è fallimentare”. La Uil Scuola Rua chiede interventi strutturali per stabilizzare il personale precario, trasformando i posti in organico di fatto in organico di diritto. “Non si tratta di palliativi, ma di interventi necessari per garantire un’istruzione di qualità– conclude D’Aprile – il futuro della scuola e del Paese passa attraverso la qualità del lavoro del personale, che ha bisogno di stabilità e retribuzioni adeguate“.

DECRETO MILLEPROROGHE IN GAZZETTA UFFICIALE. 3 LE NOVITÀ PER LA SCUOLA

PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE E IN VIGORE DA OGGI 28 DICEMBRE

Sono 3 le novità che interessano il settore scuola contenute nell’art. 5:

Insegnanti tecno-pratici (ITP): fino al 31/12/2025 accedono al concorso per il reclutamento degli insegnanti tecnico-pratici con il possesso del solo diploma (come avviene tuttora). È, quindi, rinviata di un anno la disposizione contenuta nell’articolo 5 c. 2 del D.lgs. 59/2017 il quale prevede, a partire dall’1/1/2025, come requisito per la partecipazione al concorso, relativamente ai posti di insegnante tecnico-pratico, il possesso di un titolo superiore al diploma (es. laurea, oppure del diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di I livello, oppure di titolo equipollente o equiparato).

Equipe territoriali: Le attività di supporto alle scuole sulla digitalizzazione delle equipe formative territoriali, originariamente previste fino al 2024/25, vengono prorogate al 2025/26 (relative alla Missione 4 – Componente 1 – Investimento 2.1 «Didattica digitale integrata» e Investimento 3.2 «Scuola 4.0» del Piano nazionale di ripresa e resilienza).

Dirigenti tecnici: i contratti a tempo determinato, originariamente previsti fino al 31/12/2024, sono prorogati fino al 31 dicembre 2025.

CONCORSO: PREPARAZIONE GRATUITA PER GLI ISCRITTI UIL SCUOLA